La chiesa parrocchiale di Pralboino, dedicata all’apostolo Sant’Andrea, venne costruita tra il 1781 e il 1790 sulle fondamenta di una precedente medievale, pure titolata a S.Andrea, abbattuta  nel 1780, perché fatiscente. Era parroco-prevosto don Giovanni Maria Treccani (1767-1811) di Montichiari.

Il disegno, attribuito dapprima all’abate Antonio  Marchetti (1724-1791), sembra, secondo gli ultimi studi, essere opera del milanese Carlo Groppi, anche se rivisto dallo stesso Marchetti.

La facciata, incompleta, è rimasta in mattoni al rustico, priva di frontone; è ripartita su due ordini di lesene ed è abbellita da un portale classicheggiante in marmo di Botticino, impostato su colonne di ordine ionico e sormontato da timpano ottuso. Da terra alla croce, ha un’altezza di circa 27 metri.

Sul sagrato fu collocata nel 1992 la statua settecentesca in marmo dell’apostolo Sant’Andrea.  Intenzionalmente doveva essere posta sul frontone della facciata se questa fosse stata ultimata.

Il campanile, costruito nel 1804, si erge sullo spigolo esterno sinistro che segna l’innesto tra il presbiterio e la navata.  Esso alloggia un concerto di cinque campane ed è alto circa 35 metri

L’interno della chiesa ha un impianto arioso e solenne, che riprende modi architettonici seicenteschi. L’unica grande aula rettangolare che costituisce la navata (lunga 6o m. presbiterio compreso e larga 15 m.) è ritmata sui fianchi da due ordini di quattro cappelle laterali (altari) profondamente incassate e racchiuse entro arconi a tutto sesto
Scandiscono gli spazi delle cappelle le paraste (pilastri) di ordine corinzio sopra le quali corre una trabeazione decorata a girali vegetali ed un cornicione spezzato (ad un’altezza di 14 m.) poggiante su mensoloni. Questo segna il punto di innesto dell’alta volta a botte (alta m. 24), sfondata da unghioni in corrispondenza delle ampie finestre e ritmata da membrature.

Il presbiterio, a pianta rettangolare, è chiuso da una calotta ellittica e si prolunga  in  una grande abside semicircolare conclusa da catino.

In un altare laterale a lui dedicato è venerato il corpo del Patrono S. Flaviano Martire la cui festa si celebra ogni anno nella seconda domenica di ottobre.

Nella sua maestosità  la chiesa custodisce opere notevoli dei pittori Sante Cattaneo (1739-1819) – Luigi Campini (1816-1890) – Girolamo Romanino (1484-1559) – Camillo Pellegrini (sec. XVI) – Alessandro Bonvicino detto il Moretto (1498-1554) – Battista Trotti detto Malosso (1555-1619) – Antonio Balestra (1666-1740) – Pietro Morelli di Pralboino (1841-1923) – L’altare maggiore di Rodolfo Vantini (1791-1856) – L’organo di Giuseppe Bernasconi (sec. XIX) da poco restaurato dalla Ditta Mascioni di Varese.

(vedi Visita alla Chiesa)